Le 6 Strategie di Growth Hacking che funzionano a prescendire dal tuo settore
Quando si parla di crescita e di marketing, spuntano sempre fuori nuovi trucchi o nuovi strumenti che sembrano quelli “definitivi“.
Anche se però la maggior parte delle aziende fallisce il tentativo di crescita esponenziale grazie a nuove campagne di marketing, esistono ogni anno nuove startup e imprese che finiscono sulle prime pagine per la velocità con la quale riescono a conquistare nuovi clienti.
L’anno scorso a Bologna ho conosciuto Valentino Marangi, un ragazzo di cui non avevo ancora sentito parlare ma che mi ha lasciato sbalordito dopo che ho sentito la sua storia.
Se non lo conosci, Valentino è il fondatore di Chebuoni.it, un sito di buoni sconto e coupon che riceve quasi 1 Milione e mezzo di visite al mese e che già al secondo anno di attività ha fatturato più di 300.000 €.
Lui è riuscito a fare a “costo zero” quello che molte aziende non riescono a fare nemmeno con campagne di marketing a 6 zeri: crescere in modo virale e conquistare la quota più grande del mercato.
Perchè il suo è un ottimo esempio di growh hacking?
Perchè non ha avuto un budget di milioni da destinare al marketing, nè ha utilizzato una strategia di “Snapchat Marketing” o altre “tecniche” nuove basate solo su strumenti che sono in trend…
No. Valentino è partito con una pagina semplice pagina Facebook, per poi aprire solo mesi dopo il sito al costo simbolico del dominio (parliamo di soli 7 €).
Tutto qui?
Non proprio. I risultati che si leggono, come il finanziamento di quasi 3 Milioni di euro, rappresentano solo la punta dell’Iceberg.
E’ vero che Chebouni.it è cresciuto (e sta crescendo) ad un ritmo esponenziale senza spendere quasi nulla, però Valentino ha fatto un grande lavoro come growth hacker riuscendo a fare la cosa più importante: far crescere l’attività con qualunque mezzo possibile.
All’inizio pubblicava post su Facebook, poi ha aperto il sito, dopodichè ha lavorato sulla SEO e sul rapporto di PR con i media….TUTTE queste azioni unite ad tema interessante e in trend gli hanno permesso di raggiungere questi grandi risultati, quindi non si è trattato di qualche magia o trucchetto che i “Fuffa Marketers” cercano sempre di venderti.
Non solo Che buoni, ma anche altre aziende note sono riuscite ad avere una crescita quasi “virale” riuscendo a sfruttare le giuste strategie.
Questo perchè esistono alcune tattiche di crescita che sono quasi sempre in grado di produrre risultati positivi.
Ci sono tonnellate di consigli e tattiche che funzionano bene ma alcune sono comune a tutte le startup che hanno raggiunto risultati notevoli.
Basta dare un’occhiata per esempio alla storia di Hotmail che è stata venduta alla Microsoft solo un anno e mezzo dopo il suo lancio, questo grazie ai suoi 12 milioni di utenti (su 70 milioni di persone che utilizzavano internet), questi sì che sono numeri strabilianti:
Il marketing, come sai, è un fattore molto importante per un avvio di successo e non solo.
Poi naturalmente, ci sono sicuramente altri motivi dietro un avvio di successo, ma per ora, prendiamo in considerazione solo questo.
Perché le startup dovrebbero affidarsi alle strategie di growth hacking?
Il motivo principale è che il “growth hacking” o i trucchi per la crescita, non sono un concetto nuovo affatto. Probabilmente è una delle idee più tradizionali quando si tratta di marketing.
La verità è che il growth hacking è un concetto che fonde in modo intelligente il marketing tradizionale e i nuovi strumenti di marketing , le strategie e le idee che funzionano meravigliosamente bene per la crescita di qualsiasi organizzazione che sia nuova oppure vecchia.
I risultati di queste crescite, sono solitamente devastanti.
Allora cosa lo rende diverso da Marketing?
Il termine Growth Hacking è stato coniato da Sean Ellis che lo ha battezzato così nel 2010 in un post sul blog di startup-marketing, dove definisce questo termine come “ogni tentativo volto verso la crescita, una crescita scalabile“.
Questo cosa significa?
Che non si tratta solamente di Advertising.
Per esempio se basi la tua strategia di growth hacking solo sulla pubblicità su Facebook, stai sbagliando, perchè una volta che avrai esaurito il tuo budget, i numeri di visite e di vendite ricominceranno la loro discesa.
Ma se il growth hacking aiuta la crescita scalabile, allora chi è il growth hacker?
E’ quella figura che fa due lavori in uno: è sia un marketer che un programmatore.
Questo perchè il suo lavoro non consiste solo nella creazione di strategia per la crescita, ma anche nel monitoraggio, nel continuo lavoro di test come per esempio gli A/B test, nella scelta degli strumenti giusti per crescere velocemente, nella creazione di landing page, nel rapporto con i mass media etc.
Quindi il growth hacker è la figura che ha l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per far crescere la startup nel modo più veloce possibile. E’ quella persona che ha le skills (capacità) giuste per attuare i miglioramenti necessari per migliorare i risultati.
Questa descrizione non la faccio basandomi su me stesso;
Chi ricopre la figura del growth hacker unisce le conoscenze tecnologiche alla scienza del marketing e ad una visione creativa, adattando la propria strategia in base alle risorse a disposizione.
Il growth hacker non è il marketer di una grande corporation che può disporre di milioni di euro per fare pubblicità in Tv, anzi, è proprio quella figura che è capace di far fruttare ogni singolo centesimo per far crescere l’azienda e aumentare le vendite.
In pratica, è la figura essenziale per qualsiasi business che abbia intenzione di scalare seriamente.
I growth hacker non sono però tutti laureati in marketing o dipendenti di una grande azienda, anzi. Solitamente si tratta di giovani ragazzi che grazie ad un duro lavoro e alla continua ottimizzazione riescono a generare grandi risultati per le aziende che hanno la fortuna di poterli avere. Spesso i growth hackers sono anche i fondatori di startup e ottengono visibilità e successo proprio nel loro progetto, perchè quando qualcosa ti appartiene riesci a dare veramente il 100%.
Ora, non ti spiegherò come trovare un growth hacker o come diventarlo, perchè come hai visto nell’immagine di prima, le conoscenze richieste sono parecchie e non sempre bastano per garantire la crescita sperata. Quello che ti spiegherò adesso invece, sono le 6 tattiche più efficaci per far crescere la tua attività. Si tratta dei 6 punti in comune delle startup di maggior successo, e dopo che avrai letto l’articolo potrai applicarle immediatamente!
Sei pronto per cominciare?
Prima di cominciare a leggere chiedo solo di cliccare sul pulsante qui sotto o di condividere l’articolo sul tuo social preferito. Ci sono quasi 4.000 parole che molti marketers ti venderebbero sotto forma di ebook o corsi, ma che ora potrai leggere gratuitamente. A te non costa condividerlo, ma per me è una grande ricompensa per il lavoro svolto ?
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Let’ go!
6 Strategie di Growth Hacking Che Funzionano Sempre #webmarketing #startup Condividi il Tweet1) Accogli le nuove tendenze a braccia aperte
Virale,virale,virale. Lo so, questa è una parola che viene usata anche fin troppo spesso, però sarai d’accordo con me che è un pò quello a cui aspirano tutti quando pensano ad una campagna di marketing.
Creare una pubblicità di successo e ottenere un’attenzione mediatica inaspettata è quello che vogliono tutti, anche se poi non è quasi mai così…
Quello che però puoi fare anche se non riesci a creare niente che sia “virale” è cavalcare il trend.
Cioè?
Seguire le tendenze, capire dove si sta dirigendo la massa, anticipare gli altri e fare centro.
Facebook per esempio è stato un trend incredibile e chi lo ha sfruttato bene dall’inizio ora può trarne molti benefici (come fa per esempio il mio amico Fabrizio Frustaci che gestisce la pagina di Aforismi Romani con più di 450.000 followers).
Anche Youtube per esempio ha permesso a molti “youtuber” di sfruttare il trend e ottenere un grande successo. Ora invece c’è Snapchat e domani chissà cosa ci sarà. Il punto è che nascono sempre nuovi strumenti e tendenze che non devono diventare un’ossessione ma vanno usati a dovere per far crescere il proprio business.
Che sia un articolo,un nuovo social,un prodotto, un video o un semplice post quando vedi che c’è un nuovo fenomeno che viene “pompato” dai media allora sai che ti conviene giocare d’anticipo e usarlo a tuo vantaggio.
L’ho fatto anche io per esempio con l’articolo dove spiego come sfruttare Pokèmon Go nella propria strategia di marketing. 2 Mesi fa era un tema veramente “caldo” e quell’articolo da solo ha portato più di 2000 persone sul mio blog in meno di 3 giorni, non male vero?
2.000 persone non sono poi così tante è vero, però se ci pensi bene per portare la stessa quantità di traffico sul tuo sito quanto avresti dovuto spendere su Facebook Ads o altre piattaforme di advertising? 100, 200€ o di più?
Certo, la maggior parte non erano persone in “target” e solo una parte di loro ha convertito, però considerando che l’investimento che ho fatto è stato solo di qualche ora per scrivere l’articolo, posso dire che è stato un risultato niente male.
Quindi, fai molta attenzione alle tendenze, perchè conoscerle in anticipo può fare la differenza tra una crescita rapida ed una lenta.
Come si fa a conoscere i trend?
- Se non lo conosci ancora, impara l’inglese.
- Leggi i giornali e i siti americani (Bloomberg, New York Times, Tech Crunch etc) perchè in questo modo potrai conoscere i trend prima dei tuoi concorrenti che leggono solo le notizie in italiano
- Usa Google Trends per vedere le notizie che sono più cercate al momento
- Per risparmiare tempo scarica l’app di Feedly e iscriviti alle notizie dei giornali che ti interessano
Una volta che puoi accedere alle informazioni in “tempo reale”, come le puoi sfruttare?
Supponiamo che tu abbia aperto un nuovo e-commerce per vendere borse online. Il lavoro per l’ottimizzazione SEO procede lentamente, la pubblicità su Facebook e Instagram porta molte visite ma le conversioni stentano ancora a decollare. Cosa puoi fare per dare una spinta alle vendite?
Puoi cominciare a dedicare una parte degli investimenti basandoti sulle nuove tendenze (non è sempre detto che diano risultati immediati o soddisfacenti):
Per esempio puoi cominciare ad intensificare gli sforzi per Pinterest, che da social network ad alto impatto visivo si sta trasformando in un canale di marketing perfetto per gli e-commerce.
Grazie alle continue introduzioni di nuove features come il pulsante “acquista” oppure il riconoscimento degli oggetti con la fotocamera, questo social nel medio-lungo termine potrà avere un peso importante sul fatturato.
Oppure, considera per esempio la nuova funzionalità Shop The Look che verrà introdotta da Google. Cominciare già da ora un’attività promozionale attraverso Influencer che sono popolari su Instagram e che sono iscritti a LiketoKnow.it, ti permetterà nell’immediato di aumentare le vendite e la notorietà del tuo brand, e nel futuro di essere trovato su Google grazie alla nuova feature che sta introducendo.
2) Le landing page (pagine di destinazione) sono ancora il trucco migliore
Lo so, le Landing Page vengono nominate cosi spesso che ormai sono diventate un argomento “vecchio”. Però se sono sempre al centro dell’attenzioni di tutti i marketers e nascono nuovi strumenti che ne permettono la creazione facilmente, è perchè FUNZIONANO.
Qualsiasi sia la tua attività, se vuoi acquisire nuovi clienti non puoi ignorare le landing page.
Perchè?
Rappresentano ancora il metodo più efficace per acquisire nuovi contatti e nuovi clienti.
Il percorso standard che si segue solitamente è questo:
Le pagine di destinazione sono una strategia di crescita che è quasi senza pari per l’acquisizione di nuovi clienti.
Non importa quanto sia impressionante e facile da usare il tuo sito, perchè se indirizzi le persone direttamente alla tua home page, difficilmente potrai avere un alto tasso di conversione.
Che tu voglia promuovere un nuovo prodotto o servizio, una landing page specifica è la migliore soluzione.
Questo perchè a differenza del sito, le landing page non DISTRAGGONO le persone, offrono una spiegazione specifica per un singolo servizio e offrono al visitatore solo due possibilità: lasciare i propri dati oppure chiudere la pagina.
Grazie alle landing page puoi capire quale servizio funziona di più, quali singoli elementi producono i maggiori risultati e quale copy è quello più efficace.
Se invece porti le persone al tuo sito direttamente, non fai altro che portare una persona che non conosce il tuo brand su un sito che non è mirato ma che presenta molti link che portano solo a confondere il visitatore. Inoltre, è più facile ottimizzare una singola landing page per aumentare il tasso di conversione invece che un intero sito web.
Quindi, immagina di voler promuovere una nuova linea di abbigliamento. Come puoi procedere?
Una semplice menzione con un post su Facebook e un articolo sul blog non basta. Quello che serve è una pagina dedicata dove annunci la collezione prima del lancio.
In questo modo, puoi raccogliere le iscrizioni delle persone che sono interessate ad acquistare i nuovi abiti quando usciranno e creare in questo modo il “buzz” necessario per aumentare la portata mediatica del lancio dei nuovi prodotti.
Sulle Landing Page c’è in realtà molto di più da scrivere, infatti ci sono libri come “Landing Page Efficace” che parlano solo di questo.
Per ora se vuoi cominciare ad usarle nella tua strategia di marketing ti consiglio di usare uno di questi strumenti.
3) Impara dai concorrenti
Anche se non sei un esperto di marketing, analizzare quello che fanno i tuoi concorrenti è un’abitudine che viene quasi naturale.
I concorrenti saranno sempre lì, a meno che tu non stia lanciando un nuovo business che rientri nella categoria dell’ “Oceano Blu”. La concorrenza però non va sempre presa come una minaccia; piuttosto in certi casi è utile guardare alla concorrenza come ad un insegnante.
Se vedi che i tuoi competitors stanno cominciando ad accelerare la loro crescita, significa che stanno facendo le cose nel modo giusto. Poi non sempre copiare gli altri aiuta, ma quantomeno ti permette di capire qual’è la strada giusta da percorrere.
Diciamo che questa strategia si può chiamare come una sorta di reverse engineering.
Prima di tutto si scopre come sono arrivati a quel risultato/soluzione e poi si segue la loro strategia per migliorare la propria attività. Scopri quello ha funzionato per loro (una campagna sui social? Una nuova campagna pubblicitaria? L’attività di SEO e link building? Un sito web riprogettato? La pubblicità attraverso nuovi Influencer?
Qualunque cosa sia, studia bene i loro passi, analizza e segui, ma non alla cieca. Assicurati sempre che quello che hanno fatto i tuoi competitors sia adatto e utile anche alla tua attività e al tuo target di clienti.
Per analizzare i competitors ci sono alcuni strumenti che ti possono aiutare a fare più facilmente questo lavoro.
4) Cerca di essere il “Pro Early Bird” (a favore dei primi clienti)
Il guru del marketing Seth Godin spiega questo concetto da molti anni e se guardi il video qui sotto puoi capire molto bene perchè ha senso premiare gli “early adopters” (i primi utilizzatori) e perchè mirare a loro come target quando si cerca di promuovere un nuovo prodotto o servizio.
Non solo, questi clienti possono anche diventare fedeli al tuo brand e acquistare ancora e ancora…. e visto che mantenere i clienti è fondamentale per un’attività che non acquisice nuovi clienti a ritmi vertiginosi, è ancora più consigliato trattare bene chi comincia per primo a riempire il tuo portafoglio.
Questa è una lezione fondamentale che qualsiasi bravo growth hacker deve tenere a mente. Offri vantaggi,trasmetti i benefici che avranno i tuoi clienti se acquisteranno entro una certa data o prima degli altri (per esempio con un’offerta irresistibile solo per i “primi 100 clienti”) e premia di tanto in tanto la loro fedeltà.
Se riesci a mettere in piedi un programma efficiente basato sugli early adopters, ti garantisco che questa è una strategia che funziona sempre.
Questo ti consentirà di aumentare la tua popolarità, di far crescere il vostro business in modo molto più veloce e anche di ottenere alcuni “evangelisti” tra i tuoi clienti (ossia persone che parlano bene e ti raccomandano in ogni situazione), che sono un bene estremamente prezioso durante qualsiasi fase del ciclo di vita di un business.
5) Migliora la comunicazione
Oggi, un’impresa non è veramente un’impresa fino a quando le persone non la conoscono.
La chiave del marketing è far sapere alle persone che esisti e far capire loro quello che hai da offrire per risolvere i loro problemi.
Se c’è un elemento nella strategia di marketing tradizionale che non può mai mancare, è l’email marketing.
E sì, l'email marketing è la strategia n°1 per mantenere una buona comunicazione con i propri clienti #webmarketing Condividi il Tweet.
Le email sono efficaci sia nel recupero dei lead che per l’aumento delle conversioni. Non sto parlando di spamming.
Ricorda, se qualcuno ti dice che l’email marketing non funziona oppure che è “una tecnica vecchia” è perchè non lo sa fare o non lo fa nel modo corretto. Infatti circa il 70% delle e-mail in tutto il mondo sono spam. Se basiamo i risultati su email mandate a caso a migliaia di persone, è ovvio che i risultati siano scarsi. Mandare una mail ad una persona che non conosce il tuo brand, non sa che servizi offri, non è in target, non è pronta per acquistare etc. è semplicemente stupido!
L’email marketing che funziona e a cui mi riferisco, è quella basata sulla comunicazione con persone che sono disposte ad ascoltarti. Le email che mandi alle persone che si sono iscritti alla tua newsletter avranno un tasso di apertura di almeno il 90% se avrai usato la lead generation nel modo giusto.
Per esempio, attualmente ho oltre 500 iscritti alla mia newsletter che aprono e leggono le email e i consigli che invio loro. Non sono numeri da capogiro, certo, però preferisco tutta la vita avere 500 persone leggono quello che scrivo e che poi finiscono per acquistare i miei servizi invece che mandare 50.000 email che finiscono direttamente nella sezione spam.
Quindi, se ancora non lo stai facendo, integra una strategia di email marketing per coltivare il rapporto con i tuoi potenziali clienti. Non inviare loro solo le ultime offerte o le promozioni, ma cerca di bilanciare la comunicazione fidelizzando ed educando i lettori al tuo brand. Inoltre, evita lo SPAM!
Come strumenti ce ne sono molti, potresti usare Mailchimp che è uno strumento completo oppure Mailerlite che è il software che sto utilizzando attualmente.
Inoltre, non dimenticarti i social media. I social come sai svolgono un ruolo fondamentale nella creazione di una comunicazione efficace per il tuo business.
I Mi piace, le condivisioni, i retweet etc. non sono le metriche da tenere in considerazione quando bisogna considerare il ROI degli investimenti fatti, ma sono comunque un buon modo per capire se la comunicazione funziona bene oppure se c’è qualcosa da cambiare nei propri messaggi.
Ti consiglio di essere costante sui social e soprattutto ricordare che la comunicazione sui social deve essere basata sia su come vuoi far percepire il tuo brand sia in base al tipo di social che stai usando. Quindi, per esempio, adatta il messaggio a seconda se usi Facebook, Twitter o Linkedin o altri social.
6) Prima dare, poi ricevere
Qualsiasi azienda che crede nel business “one-shot” non durerà a lungo. Sopratutto quando si tratta di startup, la mentalità è finalizzata solamente alla prima vendita. Si tende spesso a trascurare il fattore “retention” e il CLV (Customer Life Value) e il peso che avrà sulla crescita dell’azienda. Questo infatti è un grosso problema, perchè quando si pensa solamente a breve termine, si cerca solamente di prendere invece che dare.
Cosa significa?
Vuol dire che bisogna mantenere il focus sul valore che si offre ai propri clienti invece che sul guadagno immediato.
Se punti solamente a vendere i prodotti solamente 1 volta e non coltivi la relazione con i clienti già acquisiti, quando avrai esaurito il numero di nuovi potenziali clienti la tua attività sarà arrivata al capolinea.
La prima vendita non deve essere basata solo sul guadagno economico, anzi. Molto spesso le migliori strategie di growth hacking consistono in un programma di marketing con prodotti/servizi divisi su diverse fasce di prezzo. Di solito sulla 1° vendita si guadagna poco o nulla, certe volte si va anche in perdita, ma questo permette di acquisire un cliente che nel corso del tempo frutterà molti più soldi rispetto ad una sola vendita.
Per questo vedi ancora offerte di prove gratuite, bonus che incentivano il primo acquisto e offerte riservati ai nuovi clienti.
Sono tutte strategie di marketing che fungono da esche, perchè sono basate sul lungo termine e nella maggior parte dei caso portano a ritorni molto più alti rispetto alle singole vendite.
Siamo quasi arrivati alla fine.
Come hai visto, il growth hacking non è composto da una singola strategia o un singolo strumento, ma è una strategia flessibile che permette all’impresa di re-inventare nuovi soluzioni per crescere sistematicamente.
Essere dinamici e lavorare continuamente in un’ottica di ottimizzazione sono alla base di ogni strategia efficace di growth hacking.
Bisogna escogitare nuovi modi per far crescere la propria attività, senza fissarsi su uno strumento o una tecnica. La crescita deve essere l’obiettivo costante.
Prima crei la strategia sulla carta, poi la provi. Vedi quello che funziona e quello che potrebbe essere migliorato. Cerchi nuove soluzioni, le implementi e vedi quali risultati portano, e quando trovi la strategia più efficace hai fatto centro.
Non è per niente semplice, però quando hai in mente l’obiettivo primario e sei disposto a lavorare sodo, i risultati vedrai che non tarderanno ad arrivare.
Ultimi Consigli
Per riuscire a crescere in maniera rapida e costante, devi tenere a mente che come growth hacker della tua azienda, dovrai anche “osare” tecniche e strategie non ordinarie.
Il growth hacking è infatti spesso accostato al guerilla marketing proprio perchè condividono entrambi l’obiettivo di crescita esponenziale avendo a disposizione poche risorse. Quello che puoi imparare dal guerilla marketing, è che per emergere dalla massa uno dei modi migliori è quello di creare campagne di marketing diverse e non convenzionali.
Un esempio?
Proprio di recente è diventata “virale” la campagna pubblicitaria della Norwegian Airlines dove il semplice messaggio pubblicitario “Brad is Single” ha catturato un’attenzione mediatica notevole.
Chi invece ha saputo cavalcare il trend e sfruttare la campagna diventata virale è stata Alitalia che si è mossa bene grazie ad un post su Facebook che gli ha permesso di ottenere non solo like ma anche altra attenzione dai giornali che non fa mai male.
Ora non ti rimane che implementare i consigli che ti ho fornito in questo articolo alla tua strategia. Le tattiche che ti ho elencato non sono tutte le soluzioni possibili e non è detto che siano le più adatte alla tua soluzione, però sono quelle più comuni alle imprese che hanno potuto beneficiare di una crescita veloce.
Ricorda, quando si parla di growth hacking non esiste LA SOLUZIONE che vada bene per tutti ma ci sono tante possibilità nascoste che possono permetterti di fare la differenza e far schizzare i profitti della tua attività. Con il growth hacking, solo il cielo è il limite.
E tu, hai esperienze dirette legate al growth hacking da raccontare? Oppure hai delle domande in merito? Scrivilo nei commenti qui sotto 🙂