Content is king, content is king, content is king, o forse no?
Non è un segreto ormai che stiamo vivendo una nuova epoca caratterizzata da continui cambiamenti di tecnologie e tecniche che spostano continuamente gli equilibri del successo nel marketing.
Sempre più aziende stanno sbarcando sul web con nuovi siti, pagine sui social media principali come Facebook, Twitter e Linkedin, blog con nuovi contenuti creati ogni settimana, pubblicità su Adwords e Facebook e video pubblicati sui canali Youtube…Ogni possibile canale di divulgazione viene continuamente assalito dalle aziende e dai marketers che producono sempre più contenuti in cerca di visibilità.
Spesso, le aziende che cominciano oggi con la giusta strategia di marketing per sfruttare il potenziale del web, rischiano di non vedere risultati per parecchio tempo.
Il motivo? Come in tutte le attività e i lavori, l'inizio è sempre la parte più difficile Condividi il Tweet.
Partire da zero richiede sforzi non indifferenti sia per quanto riguarda la crescita di visibilità sui canali social sia per il ranking del sito web che richiede una grande mole di lavoro per poter essere indicizzato bene nei motori di ricerca. Però, il motivo principale per cui la maggior parte delle strategie di marketing basate sul web e soprattutto sul blog non funzionano, è perchè c’è ancora una mentalità “vecchia”.
Perchè?
Anche se il content marketing è sicuramente una delle tecniche più efficaci (soprattutto a lungo termine) per ottenere visibilità, fidelizzare i clienti e aumentare le vendite, non basta creare contenuti. Questo aspetto da moltissimi imprenditori e marketers ancora non è stato capito.
I contenuti, devono si essere “freschi” e creati con costanza, ma la cosa più importante è che gli articoli e i contenuti devono essere UTILI. E’ questo il primo punto che fa la differenza. Bisogna parlare alle persone offrendo loro contenuti di VALORE, che risolvano i loro problemi, che gli aiutino a imparare cose nuove e che rispondano alle loro necessità.
Ripeto, la cosa più importante è DARE VALORE. Prima crei contenuti veramente utili, poi ricevi i benefici. Le persone condividono più volentieri articoli che trovano utili e che li hanno aiutato a risolvere un loro problema. Se un’azienda o un blogger scrivesse solo di quello che piace fare a lui, credimi che non avrebbe tanto seguito.
Sei convinto che i contenuti UTILI siano più vincenti degli altri?
Bene, ora però devo darti un’altra notizia: Non basta creare contenuti utili, bisogna anche capire il CONTESTO giusto.
Il guru del marketing americano Gary Vaynerchuck lo ripete sempre più spesso che è il contesto che fa la differenza e non il contenuto. La sua citazione più famosa è: “If Content is KING, Context is GOD”.
Cosa significa nella pratica che il Contesto è il fattore principale?
Significa che bisogna creare contenuti utili e di valore in base alle persone che si vogliono raggiungere e in base al canale di diffusione che si sceglie. Per esempio, Twitter e Facebook hanno dinamiche molto diverse, per questo pubblicare gli stessi post contemporaneamente su entrambi i social porta spesso risultati molto diversi.
Anche Pinterest, Snapchat o Linkedin hanno dinamiche molto diverse tra loro, e se si crea un contenuto standard da promuovere ugualmente su tutti i social, non ci si può aspettare gli stessi risultati. Ogni canale ha le sue dinamiche e per questo per ottenere ottimi risultati bisogna creare contenuti ad hoc che siano in linea con il contesto e che non siano solo buoni contenuti.
La stessa immagine per esempio può avere risultati completamente diversi a seconda se la pubblichiamo su Pinterest o su Instagram. Bisogna prima capire il contesto in cui ci troviamo, e poi creare i contenuti adatti.
TRE CONSIGLI PER CREARE IL GIUSTO CONTENUTO
Non sai ancora come poter adattare la creazione dei tuoi contenuti al giusto contesto? Leggi questi 3 suggerimenti:
Prima di cominciare a leggere ti chiedo solo di cliccare su uno dei pulsanti qui sotto o a sinistra. A te non costa nulla condividere, ma per me è un grande ringraziamento per il lavoro svolto ?
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1) ADATTA LA STRATEGIA IN BASE ALLA PIATTAFORMA E AL PUBBLICO
La prima regola consiste nel capire e adattare la strategia in base alle piattaforme sulle quali andrai a promuoverti. Cosa significa? Ogni canale ha una sua dinamica e una sua psicologia, quindi è importante che capisci il motivo per cui le persone si trovano su quella determinata piattaforma.
Per esempio, conosco amiche che usano Facebook per vedere le foto e le attività dei loro amici e poi utilizzano Pinterest per guardare le foto di borse e vestiti. Usano Instagram per guardare ancora altre foto di vestiti e di fashion blogger che seguono e spesso guardano anche i video delle pagine di food (anche io personalmente amo guardare le foto dei cibi su Instagram, se vuoi dai un’occhiata alla pagina di Love Food che è una delle mie preferite 🙂 .
E’ capendo queste dinamiche e mettendole in atto che riuscirai a conquistare la loro attenzione. Sapendo che le persone e soprattutto le ragazze che si trovano su Pinterest hanno intenzione di fare acquisti e su Facebook stanno per lo più per svago, potresti decidere di concentrare maggiormente i tuoi sforzi su Pinterest nel caso tu abbia un e-commerce di vestiti, oppure utilizzare solamente Facebook nel caso tu venda bulloni. Devi adattare la tua strategia in base alla psicologia e alle dinamiche della piattaforma stessa.
Inoltre, cerca sempre di creare i contenuti PER IL PUBBLICO. Quasi tutti creano contenuti e credono di essere tutti coinvolgenti, ma la verità è che questo è solo quello che credono.
Spesso invece, i contenuti che creano molte aziende sono senza valore e senza alcun interesse, perchè non vengono creati per coinvolgere le persone ma solo per promuovere un proprio prodotto.
A meno che tu non abbia un brand conosciuto dove ogni “Coupon” diventa un grande affare, se crei sempre solo contenuti con sconti o che parlano delle caratteristiche tecniche dei tuoi prodotti, non riuscirai ad avere un grande seguito sui social. Cerca invece di capire il contesto giusto e quello che le persone vogliono, e vedrai che quando ci riuscirai i risultati non tarderanno ad arrivare.
Questo è davvero tutto quello che c’è da esso. Rispettando la piattaforma. Rispettando il pubblico. E, infine, prendere il vostro ordine del giorno, e rendendolo terzo.
2) NON INTERROMPERE MA SFRUTTA I CONTESTI (E OFFRI VALORE)
Se stai veramente creando buoni contenuti e stai tenendo conto del contesto in cui andrà promosso, questo non andrà ad interrompere le persone. Se qualcuno sta cercando di guardare un video divertente, l’ultima cosa che vuole è vedersi un annuncio della pubblicità di un’azienda che produce sistemi di allarme o piastrelle per la casa.
Un annuncio così è solo un’interruzione rispetto a quello che volevano fare, ossia guardare un video divertente. Credi che le persone in quel caso saranno contente di cliccare la tua pubblicità e comprare il tuo prodotto? Non credo proprio, proprio per questo il contesto è molto importante.
Devi cercare di soddisfare i bisogni dei consumatori nel momento e nel modo giusto. Per esempio, se hai un’aziende che produce vernici, sarebbe più sensato creare contenuti che spiegano come verniciare la loro casa o quali sono le vernici più adatte a certi tipi di lavori. Raccontare le storie dietro alla creazione di quelle vernici oppure i dati che riguardano i loro utilizzi.
Potresti pubblicizzarti sui blog del settore e stringere partnership con i proprietari dei gruppi di Facebook che trattano questi argomenti in modo che la tua “pubblicità” e i tuoi contenuti non vengano percepiti solo come un’interruzione, anzi, ma che diventino proprio utili a chi è su quella piattaforma in quel momento proprio in cerca di quelle informazioni.
Durante le mie consulenze ripeto spesso questa storia:
Ero su Facebook con il cellulare durante il periodo di pasqua e per sbaglio ho cliccato sulla pubblicità di una compagnia di assicurazione, finendo sul loro sito. Sono uscito immediatamente per ritornare su Facebook, perchè l’ultima cosa che mi poteva interessare era un’assicurazione.
Il mio click è stato rivenduto a quella compagnia come “impression” e ha aumentato il loro”click through Rate.” Il che, per chi non si occupa di marketing, significa che ho aumentato la performance del loro annuncio. Però, questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. Non avevo alcuna intenzione di comprare un’assicurazione. Quell’azienda è stata solo un’interruzione che mi ha tolto il tempo.
Ovviamente non è sempre facile targetizzare bene il proprio pubblico, ma in quel caso i marketers di quella azienda potevano sfruttare il contesto. Ho cliccato e letto con interesse alcuni post sponsorizzati su Facebook di altre aziende, perchè raccontavano alcune storie interessanti sulla pasqua che non conoscevo e che erano in linea con il contesto in cui mi trovavo. Non pubblicizzavano direttamente il loro prodotto e non mi avevano interrotto perchè i loro contenuti si trovavano al posto giusto nel momento giusto.
Per esempio, il giorno della Befana avevo creato per una startup che seguo un post molto semplice che non riguardava alcun prodotto o servizio. Era stato creato per le persone e per il contesto in cui si trovavano, e anche i pochi euro di pubblicità avevano avuto un ottimo riscontro perchè in quel momento e su quella piattaforma (in quel caso sempre Facebook) quello era un argomento che a loro interessava.
Ricorda sempre di metterti nei panni dei tuoi potenziali clienti e vedere la pubblicità dal loro punto di vista. Chiediti per esempio: “Quale sarebbe la mia reazione se oggi durante la pausa pranzo vedessi questa pubblicità?” Per capire bene il cliente ci vuole molto più di questo, ma è sempre un buon modo per cominciare. Crea i contenuti per loro e cerca di non essere percepito come un’interruzione.
3) Sii COERENTE E CONSAPEVOLI DI QUELLO CHE FAI
Ogni singolo Tweet, ogni commento che lasci, ogni post, ogni immagine che pubblichi andrà a costruire la storia e la “timeline” del tuo marchio. Ogni volta che stai per pubblicare qualcosa, cerca di riflettere se quel contenuto riflette la filosofia del brand e se è in linea con gli obiettivi di quella azienda. Sia che tu scriva un post, che pubblichi un video o una foto, la storia che vai a creare deve essere con la personalità che brand che stai utilizzando. I brand, sia che si tratti del tuo nome o del brand di un prodotto, hanno bisogno di avere una visione ampia e dare costanza alla propria “personalità”.
Per esempio, se tu lavorassi per un marchio come IBM, non potresti cominciare a pubblicare foto divertenti panda e ragazze nude per diventare “virale”, perchè andresti a macchiare la storia dell’azienda con contenuti che non sono in linea con i loro obiettivi. Quando cominci a dare ad un marchio un tono personale, i contenuti e la personalità deve rimanere quella.
Adatta la tua comunicazione e lo stile in base al modo in cui vuoi essere percepito. Esistono brand che pubblicano contenuti divertenti, altri che sono molto formali, altri ancora che adottano uno stile sarcastico. L’importante è che mantengono sempre quello stile, perchè le persone ormai hanno percepito quei marchi in base alla comunicazione che hanno creato.
QUINDI CHI E’ IL RE? IL CONTENUTO O IL CONTESTO?
Nel corso degli anni sono nati molti dibattiti nella blogosfera su quello che è il “Re” del marketing online.
10 anni fa si sosteneva che fosse il “blogging” il re del marketing, cosi il numero di blog è aumentato in modo esponenziale.
Il ‘Content Marketing è il re’ è stato il messaggio che è andato di moda negli ultimi anni… poi c’è stato chi diceva la ‘Community è il re’ visto che chi l’interazione degli utenti è molto importante e avere una community attiva portava una grande quantità di traffico sul proprio sito.
Durante il Boom di Twitter c’erano molti blogger entusiasti che proclamavano Twitter il re del marketing, anche se poi le cose sono andate diversamente e Twitter per la maggior parte dei business (soprattutto qui in Italia) non rappresenta più la fonte di traffico principale. Con la crescita incredibile di Facebook molti hanno cominciato a dire ‘Facebook è il re’ cosi sono andati tutti in massa a creare le pagine su Facebook e a cominciare la caccia ai like.
Come puoi capire, su Google se fai una ricerca puoi trovare articoli dove si parla di ogni social (Youtube,Instagram, Pinterest, Vine, Snapchat etc) come il nuovo “Re” del marketing, quasi come se la nuova piattaforma fosse decisiva ai fini di ottenere ottimi risultati di marketing.
La verità secondo me invece è che tutte queste piattaforme sono enormi opportunità per amplificare il proprio messaggio e il proprio brand, ma la costante tra tutti i nuovi canali per fare marketing è una sola….
L’UTILITA’
Si, cosi come ho scritto all’inizio dell’articolo, è l’utilità e il VALORE che si offre alle persone la costante di tutti i casi di successo. Neglio ultimi anni infatti, si parla sempre di più di Youtility Marketing, cioè il marketing basato sulla capacità di coinvolgere le persone con contenuti che gli informano e gli aiutano a risolvere determinati problemi.
Il content marketing è fine a se stesso se non riesce ad essere utile. Condividi il Tweet
La community, Twitter, Facebook, Instagram, Pinterest, LinkedIn e G + sono solo le piattaforme che offrono la possibilità di essere utili alle persone.
Nemmeno le Infografiche,i video, i podcast i blog sono strumenti veramente efficaci se non riescono ad essere utili per il tuo target. Sono solo altri mezzi di comunicazione, ma quello che conta è come si comunica.
Negli ultimi 10 anni sono nate tantissime tendenze sul web, ma le uniche aziende che hanno avuto e continuano ad avere un grande seguito sono quelle che riescono a creare i contenuti utili per il giusto pubblico.
Quando ho cominciato a studiare il web marketing qualche anno fa, mi chiedevo se i blog servissero ancora visto che ormai si poteva creare in pochi minuti una pagina Facebook… Non ero ancora a conoscenza di tutto il mondo che si cela dietro al marketing online e soprattutto non avevo ancora capito l’importanza del contesto e dei contenuti utili.
Ho commesso molti errori all’inizio, ma posso dirti con certezza che qualsiasi canale tu decida di utilizzarti per promuoverti, l’importante è che tu tenga sempre a mente questo concetto.
Crea valore per le persone, cosi loro capiranno quanto vali veramente.
Come fare per essere utile?
Non importa in quale settore tu sia perchè ci sono sempre tanti modi in cui puoi creare contenuti di grande valore.
Alla fine si tratta di comprendere le esigenze delle persone e creare una strategia di creazione di contenuti, di community e di contatti che abbia come obiettivo quello di soddisfare tali esigenze e risolvere i loro problemi .
Ci sono molti modi per farlo.
Ecco un’immagine di Gary Vaynerchuck che spiega i modi in cui poter essere utili.
Il tuo blog e i tuoi contenuti sono utili?
Questa è la mia domanda, pensi di creare contenuti utili? E quale processo usi per farlo?
Scrivi la tua risposta nei commenti qui sotto, e se hai qualche domanda o dubbio non esitare a chiedere.
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Victor Motricala says
Ciao Annie ti ringrazio, sono felice che il mio articolo sia stato d’aiuto 🙂