Come saprai, la prima impressione conta moltissimo: alcune ricerche hanno evidenziato che bastano pochi secondi per formarla ma che possono servire ulteriori interazioni per modificarla.
Gli elementi che comunicano, spesso involontariamente chi sei, sono molteplici: l’azienda per cui lavori, il tuo modo di vesitre o parlare, l’auto che guidi, le opinioni dei tuoi colleghi e clienti…Nel bene o nel male già solo questi fattori condizionano fortemente la percezione che le altre persone hanno di te e dell’immagine che trasmetti.
Sviluppare un Personal Brand significa non solo comunicare in maniera efficace la tua professionalità e le tue competenze distintive ma anche lavorare in anticipo sulla tua immagine affinchè l’insieme di questi e altri elementi generi una prima impressione positiva.
Serve quindi, che cominci a comprendere e a comunicare nel modo più corretto per mettere in moto i meccanismi grazie ai quali i brand conquistano le menti delle persone.
Una volta che avrai appreso questo passaggio fondamentale, ti sarà più semplice realizzare le condizioni e mettere in atto i comportamenti più opportuni per creare una prima impressione che meriti.
Online come offline, la qualità del tuo Brand è direttamente proporzionale alla qualità della tua comunicazione.
Sei pronto per scoprire come utilizzare il tuo Brand al meglio per comunicare?
Prima di cominciare a leggere ti chiedo solo di cliccare su uno dei pulsanti qui sotto o a sinistra. A te non costa nulla condividere, ma per me è un grande ringraziamento per il lavoro svolto 🙂
[sz-gplus-one size=”standard” align=”center” annotation=”none” /]Cominciamo!
Il Brand E’ Un’Emozione
Il branding, come il Marketing, ha l’obiettivo di comunicare efficacemente un messaggio al fine di aumentare la visibilità e le vendite di un prodotto, che sia un sito, un servizio o un prodotto. Quindi, deve stimolare i possibili futuri clienti (prospect) affinchè adottino scelte a te favorevoli.
Ma quali sono i criteri che influiscono sulle persone per prendere questo tipo di decisioni? In realtà non è un processo semplice. Si tratta di un insieme di cause che servono ad affermare una scelta al’interno di un insieme di possibilità. Solitamente siamo abituati a valutare tutte le motivazioni razionali, sottovalutando l’impatto che l’istinto e i fattori sociali hanno su ogni acquisto.
Ad esempio, per acquistare una macchina, entriamo in una concessionaria pieni di idee e dubbi, ma abbastanza decisi sui criteri da rispettare per la nostra valutazione: fascia, prezzo, consumi, impatto ambientale, affidabilità ecc. Poi quando ci sediamo sull’auto dei desideri, entriamo in contatto con una serie di elementi imprevisti: l’odore degli interni in pelle, il rumore confortante delle porte che si chiudono, il volante ergonomico che stringiamo tra le mani. In un attimo tutti i dubbi spariscono: è l’emozione che prende il sopravvento!
Guardiamo per esempio la Apple con i suoi Iphone. Ogni anno, milioni di persone, si mettono in fila per giorni per poter acquistare l’ultimo modello. Non si tratta semplicemente di persone che hanno davvero bisogno di uno smartphone, nè di persone che in fila solo ma che guadagnano bene e possono permettersi senza problemi l’acquisto di un telefono da 700 €, si tratta di persone che anche se possiedono l’iphone uscito 12 mesi prima sono talmente fidelizzate dal brand e attirate dal prodotto che fanno follie pur di averlo. Dov’è la logica nel comprare l’ultimo modello ogni anno (dove cambiano poche specifiche a cui i geeks non fanno nemmeno caso) e a fare la fila per giorni? Possiamo provare a dare mille spiegazioni diverse, ma la verità è una sola: Non è la logica che guida l’impulso all’acquisto, ma è l’emozione!
Per questo, le campagne di marketing e gli spot televisivi di maggior successo sono quelli che vengono creati con lo scopo di creare una connessione emotiva nella mente del consumatore, perchè solo quando questa è forte e ha conquistato l’attenzione allora viene associata al Brand, il marchio del prodotto o dell’azienda ( Attenzione a non confondere pubblicità mirata a suscitare l’emozione positiva con pubblicità creativa, ci tengo a precisare perchè anche se per un non esperto potrebbe sembrare la stessa cosa in realtà sono due strategie diverse che possono non essere per forza correlate).
Prova a notarlo quando accendi la TV: moltissime pubblicità presentano il marchio bello grande proprio alla fine del filmato, quando il “pathos” evocato dallo spot è al massimo. Anche molte strategie di vendita si basano su questo meccanismo: prima indurre uno stato positivo nel cliente, poi associarlo al prodotto in questione.
Si tratta di un processo che rispecchia il modo con cui lavora la nostra mente: a ogni concetto tendiamo ad associarne naturalmente un altro e così via. Associazione ed emozione stanno alla base del funzionamento della nostra memoria: è molto più facile ricordare qualcosa alla quale associamo una forte emozione, che non un’informazione o un messaggio che entra in modo sommesso nella nostra giornata.
Quante volte ti è capitato di dimenticare il nome di una persona che hai conosciuto o ti è stata presentata? Quante volte invece ti sei dimenticato il nome di una persona che hai conosciuto ad una bella festa o durante un evento particolarmente positivo?
Le persone ti scelgono soprattutto perchè si sentono a loro agio con te, perchè ti associano a un’emozione positiva e quindi cercheranno di approfondire le caratteristiche di quello che offri, per giustificare la loro scelta in maniera razionale.
Al simile piace il simile
Durante le elezioni americane del 2004, alcuni ricercatori dell’università di Stanford, hanno condotto un esperimento mostrando a gruppi di studenti alcune foto del presidente Bush e dell’allora sfidante John Kerry. Le immagini dei due politici erano state manipoalte, in modo da introdurre piccole somiglianze con il volto dello spettatore. I risultati sono stati sorprendenti in quanto la maggioranza delle persone ha scelto il candidato la cui immagine era stata mescolata alla propria, spesso anche andando contro le proprie convinzioni politiche!
Una ricerca della Columbia University ha dimostrato come, inconsciamente, siamo attratti da persone con corporatura e tratti che somigliano ai nostri, fino al punto che molte coppie si scelgono e sposano anche grazie alla loro corrispondenza fisica.
Altri studi evidenziano come siamo portati ad assumere e fare Business con persone con cui ci sentiamo a nostro agio e che hanno una mentalità simile alla nostra. Può sembrare sbagliato, ma questo testimonia che ci piacciono istintivamente persone simili a noi, e che siamo attratti da chi è d’accordo con noi e da chi vede il mondo un po’ come lo vediamo noi.
Gli stessi amici, in fondo, sono persone che ci fanno sentire bene con noi stessi. Condividi il Tweet
Il modo migliore per poter infuenzare le scelte degli altri, quindi, è quello di generare un’emozione positiva nei tuoi confronti, in modo che gli altri si sentano a loro agio e siano ben disposti verso di te o il tuo brand.
E’ anche vero che è impossibile creare un Brand che vada bene per tutto e tutti (questo è un errore che il 90% delle aziende e degli imprenditori NON capiscono e di conseguenza spendono milioni di euro senza vedere risultati).
Le grandi multinazionali di grande successo, hanno capito questa “legge” e per questo studiano e sviluppano Brand specifici per ogni tipo di clientela e di prodotto:
Procter & Gamble con Viakal, Dash, Swiffer, AZ, Oral B, Duracell, Valentino, Dolce&Gabbana, Hugo (Hugo Boss), Puma, Gillette e tanti altri.
Volkswagen: La sua gamma di auto, Lamborghini, Bentley, Audi, Seat, Porsche, Skoda, Scania AB, Ducati, Man SE.
Inditex (di cui il proprietario è Amancio Ortega, il 2° uomo più ricco al mondo dietro solo a BIll Gates) con: Zara, Pull & Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho, Zara Home e Uterque.
Questi sono solo alcuni esempi di multinazionali di successo che hanno capito come va utilizzato un brand e come impostare una strategia di marketing e di comunicazione efficace per ognuno di loro.
Oltre a focalizzare la tua azienda su un’area di competenza e a creare la tua categoria personale, è bene anche che presti attenzione alla tipologia di clienti a cui tendi far riferimento.
In questo modo sarà più semplice ottimizzare la tua comunicazione e far emergere i punti giù in comune con loro per creare una relazione di fiducia. Scegliere un pubblica con cui non hai nulla in comune può rivelarsi inutile e portarti ad un disastro nel tuo business.
Basta con l’autopromozione!
Le persone si fidano molto più dei racconti di precedenti clienti che delle dichiarazioni auto-promozionali. Più in generale, qualsiasi cosa dicano le persone spontaneamente e per esperienza personale risulta molto più potente di qualsiasi cosa tu possa affermare dei tuoi servizi o prodotti.
Per questo non ha più alcun senso che scrivi nella tua brochure o sul sito frasi come: “Grazie al nostro processo interno, certificato e disegnato per incontrare con facilità i vostri bisogni di business, siamo sicuri che rimarrete estremamente soddisfatti della nostra soluzione progettata per pensare al futuro”.
Frasi come questa, sono solo uno spreco di lettere che non trasmette niente al potenziale cliente (sempre se legge frasi di questo tipo).
Allo stesso modo è assolutamente inutile che riempi il tuo profilo di Facebook, Linkedin e il blog con continui riferimenti di successi e dei premi vinti. La verità è che alle persone frega ben poco, se non proprio niente, di tutte queste autopromozioni.
Anzi, si rivela molto spesso controproducente perchè:
- Non fornisci nessuna informazione utile
- Tendi a farti percepire come qualcuno che si vanta e questo alle persone NON piace
- Possono generare invidia
Non sono proprio emozioni positive vero? Eppure è molto semplice. Basta mettersi nei panni del proprio pubblico e chiedersi: mi piace quello che sto leggendo? Merita la mia attenzione? E soprattutto, mi è utile a qualcosa?
Chris Brogan, esperto di marketing, ha reso molto bene il concetto e ha scritto: La verità è che se sei costretto a dirmi che sei il migliore, allora significa che non lo sei. Condividi il Tweet
Se devi scrivere che hai vinto dei premi, allora hai paura che io non sappia che sei bravo. Se vendi il “non so cosa” meglio nel mondo, allora smettila di parlarne! Dimmi come posso usarlo per diventare una superstar!”.
Rendi protagonisti i tuoi clienti
Vuoi davvero promuovere il tuo Brand?
Il modo migliore per farlo è quello di spiegare come ognuno può migliorare la propria vita e diventare il protagonista di una storia unica usando i tuoi prodotti e adottando i tuoi servizi.
Il modo migliore per promuovere il tuo brand è quello di spiegare come ognuno può migliorare la propria vita usando i tuoi prodotti e adottando i tuoi servizi Condividi il TweetPer fare questo il primo passo è mostrare loro esempio concreti, spiegare qual è la vera utilità di ciò che vendi, quali risultati hanno raggiunto le persone che ti hanno ascoltato, quali opportunità emergerebbero nel momento in cui decidessero di abbracciare la categoria che hai creato.
Con il web questo tipo di attività è diventata alla portata di chiunque, anche se per la tua attività hai poco budget a disposizione.
Puoi ad esempio utilizzare il blog del tuo sito per pubblicare articoli che spiegano come utilizzare vantaggiosamente i tuoi servizi o prodotti.
Rappresenta uno spazio in cui dare voce ai clienti soddisfatti che decidono di condividere la loro esperienza.
Ad esempio, un elettricista che offre una precisa tipologia di servizi ai comuni della sua zona, potrebbe aprire un blog che parla di argomenti a cui sono sensibili i tecnici municipali: sicurezza, regolamentazione, distribuzione delle spese, nuove tecnologie.
Perchè dovrebbe farlo (e perchè dovresti farlo anche su se non lo hai già fatto)?
Semplice, perchè comincerebbe ad avere i seguenti vantaggi:
- Verrebbe apprezzato per il suo contributo;
- Si vedrebbe progressivamente riconosciuto come un esperto in materia;
- Si differenzierebbe dagli altri colleghi che distribuiscono volantini, brochure e biglietti da visita
- Entrerebbe in contatto con altri professionisti, iniziando a creare una rete di contatti qualificati;
- Sarebbe molto più facilmente rintracciabile e quindi apprezzato dai motori di ricerca
Poi ce ne sono tantissimi altri, ma il succo del discorso è che un blog e un’attività di content marketing sono estremamente importanti! (Rimani aggiornato perchè sto lavorando su un articolo molto molto lungo e interessante riguardo a questo argomento)
Se ti stai chiedendo se serve anche per il tuo piccolo business, la tua startup o la tua PMI, la risposta è: SI!
E’ ancora più importante un’attività che non dispone di grossi budget per il marketing tradizionale. Con il blog, puoi aprire un nuovo canale di marketing che ti aiuterà a prevalere su tutti gli altri competitor che si armano ogni anno di volantini e venditori porta a porta.
Aprire un blog significa aprire un nuovo canale di marketing Condividi il TweetSei convinto allora che il blog è fondamentale per la tua attività?
Bene, però voglio essere onesto con te. Anche se rappresenta la strategia numero 1 per qualsiasi business che abbia poche risorse (e anche per le altre aziende o startup), aprire un blog e cominciare a scrivere non basta. Non è per scoraggiarti, ma te lo dico perchè vorrei evitare che cominci tutto “entusiasta” a scrivere, a comprare l’hosting per il tuo sito/blog e dopo qualche settimana mi commenti qui sotto deluso perchè non hai visto alcun risultato.
Ci sono molti altri aspetti che ruotano intorno al mondo del blog e che sono importanti per renderlo efficace (per esempio la velocità del sito, il copywriting, l’ottimizazzione per la SEO dei contenuti, le strategie di conversion funnel, l’integrazione dei social media, i guest post etc), per questo ti consiglio di leggere con attenzione tutti i contenuti che ho scritto sul mio blog e che scriverò, oppure se hai bisogno di integrare la strategia del content marketing e del blog immediatamente la cosa migliore è di affidarti ad un esperto di marketing e comunicazione.
In conclusione
Per aiutarti a ricordare quello che ho scritto vediamo il breve riassunto dei punti più importanti:
- Il Branding è legato alle emozioni: per questo facciamo business con chi ci fa star bene e chi ci fa sentire a nostro agio
- Ci piacciono le persone simili a noi, quindi devi evidenziare nel tuo Brand quelle caratteristiche che ha in comune con il tuo pubblico di riferimento
- Basta con l’autopromozione: non funziona
- E’ molto utile se rendi protagonisti i tuoi clienti
- Crea un blog e una strategia di content marketing
Hai domande o esperienze riguardo al brand della tua azienda? Scrivilo nei commenti qui sotto.
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