Come ben saprai, Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, il 45 esimo per esattezza. Ha vinto le elezioni Usa un pò a sorpresa e ha sconfitto Hillary Clinton nonstante quest’utlima avesse a disposizione un budget promozionale maggiore e l’appoggio dell’ormai ex presidente Barack Obama.
Perchè la sua vittoria sta facendo tanto discutere?
Diciamo che non era molto attesa, anzi, se torniamo indietro di un anno possiamo dire che molti pensavano alla sua candidatura più come ad uno scherzo che ad un candidato reale per la casa bianca.
Devi sapere infatti che quando Donald Trump ha iniziato la sua campagna per elezioni presidenziali americane ha cominciato attaccando gli immigrati messicani. Ed è da lì che è scoppiato un putiferio.
E’ stato licenziato dalla NBC, Macy’s e Serta. Persino la Univision ha cancellato il suo concorso per Miss USA.
A molti sembrava che Trump fosse impazzito e rischiava di rimetterci tutto con le sparate che faceva, però col seno di poi si capisce molto bene quale sia stata la sua strategia e perchè ha funzionato cosi bene.
Si, ho detto strategia, non parlo di partito politico o altro. Perchè?
Perchè è stata la sua strategia di marketing a farlo vincere, non la sua “politica”.
Sia chi lo ama che chi lo odia sono finiti a parlare solo di Trump, nel bene o nel male. Se dobbiamo fare un confronto mediatico tra Trump e la Clinton, possiamo scoprire che non c’è stato paragone. Anche se è stato spesso criticato, Trump è riuscito ad attirare cosi tanto l’attenzione dei media che alla fine ha ottenuto il risultato che si era prefissato.
Ora, ti spiegherò i 7 principi di marketing che ha usato Donald Trump per vincere le elezioni Usa. E sinceramente, se hanno funzionato per lui, non vedo perchè non dovrebbero funzionare per te e per il tuo business.
Sei pronto per scoprire quali sono?
Prima di cominciare a leggere chiedo solo di cliccare sul pulsante qui sotto o di condividere l’articolo sul tuo social preferito. A te non costa niente farlo, ma per me è una grande ricompensa per il lavoro svolto ?
Cominciamo!
Donald Trump #Marketing : I 7 Segreti Che Possiamo Imparare Dal Nuovo Presidente Americano #trump Condividi il Tweet1. Fai una cosa fatta bene
La strategia n°1 di Trump: Donald Trump ha sparato subito forte andando a toccare un tema molto delicato come l’ immigrazione. Questo è stato il suo chiodo durante la sua campagna elettorale e ha continuato a martellare su questo aspetto durante tutto questo periodo. Possiamo dire che verso l’alto con la scelta di un tema e attenersi ad esso – l’immigrazione. Questo era il suo chiodo e lui martellato a casa ancora e ancora. E ‘anche l’unica cosa che ha elencato nella sezione “positions” sul suo sito web .
Fortunatamente per Trump (o forse, a causa di Trump), l’immigrazione si sta trasformando in una questione molto importante in questo periodo, e con questa mossa è andato a prendersi una quota importante di Americani che vogliono che il loro paese pensi a loro prima di tutto.
Lezione di Marketing: Cosa possiamo imparare dalla prima strategia di Trump? Lo avrai sentito dire già tante volte ma vale la pena ripeterlo:
Se si tenta di essere tutto per tutti, si finirà di essere niente per nessuno!
Ricordati questa lezione in tutte le strategie che farai quando penserai al tuo business o alla tua azienda. Il mondo si sta spostando sempre di più verso la focalizzazione, per questo più riesci ad essere mirato su un determinato argomento o nicchia, più potrai ottenere risultati soddisfacenti.
Trump non ha cominciato a parlare dei mille problemi del paese, ma ha puntato come un laser uno dei problemi più sentiti dal popolo e ha usato l’argomento a suo vantaggio durante tutto il periodo elettorale. Non importa in quale settori operi, se rimani focalizzato, avrai sempre un vantaggio rispetto agli altri.
2. Devi essere autentico
La strategia n°2 di Trump: Se hai sentito qualcosa riguardo a Donald Trump negli ultimi tempi, è stato probabilmente circa le sue numerose battute. Intendiamoci, c’è chi lo può giudicare offensivo o meno, ma è impressionante vedere un candidato che parla sfacciatamente di quello che pensa.
Molti lo hanno accusato di essere un maschilista, di essere un razzista o un molestatore… Però nonostante tutto il clamore mediatico alla fine ha vinto. Perchè?
Forse perchè per la prima volta, un politico non ha detto solo quello che doveva dire, ma ha parlato apertamente dicendo le cose per come le vede. Persino durante un’intervista di poche settimane fa, quando un giornalista li ha chiesto perchè non aveva pagato tutte le tasse, ha dichiarato che avrebbe continuato a lottare per pagare sempre meno tasse possibili. Suonerà una dichiarazione inappropriata da parte di quello che oggi è il presidente più potente del mondo, ma è stato sincero e di sicuro lo ha aiutato a ribadire la sua situazione sul pensiero politico riguardo le tasse (la “Flat Tax”).
Lezione di Marketing: Simon Sinek riassume semplicemente il concetto di autenticità come “le cose che diciamo e le cose che facciamo sono le cose in cui realtà crediamo”. Si è scoperto che i consumatori bramano l’autenticità e l’onestà più di un ottimo servizio clienti e di altri valori .
Si tratta di una cosa incredibilmente semplice ma che la maggior parte dei brand e dei politici non riesce soddisfare. Le persone sono alla ricerca di autenticità, per questo quando tu o la tua azienda vi esprimete, devi dare un tuo tocco personale e una tua opinione. Può essere giusta o sbagliata, ma verrà sempre apprezzata da qualcuno che la penserà allo stesso modo. Se invece rimani neutrale e non ti schieri da nessuna parte, rimarrai semplicemente “invisibile”.
3. Conosci e colpisci i tuoi avversari
La strategia n°3 di Trump: E ‘difficile tenere traccia di tutti i “nemici” che Trump è riuscito a crearsi. Ha iniziato con Rosie O’Donnell e da allora ha intensificato i suoi sforzi per includere Megyn Kelly , i migranti messicani , e praticamente qualsiasi giornalista con cui sia entrato in contatto.
Trump non si è schierato solo contro chi era contro di lui, ma contro tutti quelli che rappresentavano il pensiero opposto. I suoi attacchi contro la Clinton infatti, sono durati fino a ieri notte e questo lo ha aiutato a rinforzare la sua posizione.
Lezione di Marketing: come marketers, abbiamo bisogno di essere dei grandi narratori.
E le grandi storie, si sa, sono spesso alimentate da conflitti.
Steve Jobs per esempio era un maestro nel creare un dramma nella sua storia del marchio posizionando Apple come il perdente nobile crescente contro gli imperi del male di IBM e Microsoft.
La vecchia storia di Davide e Golia che viene tanto amata dei giornali per parlare dei nuovi fenomeni, che si tratti di persone o di nuovi brand.
Trump ha affermato quello in cui crede anche se si trattava spesso di affermazioni forti che erano offensive per molte persone. Però, è stato proprio perchè ha avuto una grande schiera di nemici che è riuscito a creare una schiera numerosa di persone che lo hanno votato. Per vincere una guerra c’è bisogno di nemici, e se non ci sono bisogna crearli. La vecchia strategia “dividi et impera” ha aiutato Trump a conquistare la poltrona alla casa bianca, per questo ti conviene tenerla in considerazione quando metterai in atto il tuo prossimo piano di marketing.
4. Sii Semplice e Chiaro, poi diffondi il più possibile il tuo messaggio
La strategia n°4 di Trump: Al giorno d’oggi, siamo bombardati da messaggi e pubblicità a destra e a sinistra, e in mezzo a tutta questa comunicazione è fin troppo facile che le persone si dimentichino dei messaggi che hanno sentito.
Se c’è un modo per far si che le persone ricordino facilmente un certo messaggio, è rendendo quel messaggio chiaro e semplice.
Specialmente in politica e nel marketing, la semplicità dei messaggi è una delle chiavi più importanti del successo. In pratica sarebbe la USP o la “Tagline” che bisogna utilizzare per rimanere ancorati nella mente delle persone.
Trump è stato talmente efficace nella comunicazione dei suoi messaggi che è riuscito non solo ad attirare l’attenzione di tutti i media ma anche da essere ricordati da qualsiasi persona lo abbia sentito nominare.
Perchè?
Semplicemente perchè quando si pensa a Trump viene subito in mente un “pazzo” miliardario maschilista che è contro gli immigrati. Si è creato un’etichetta discutibile che però lo ha aiutato a rimanere nella mente delle persone.
Se per esempio ti dico di descrivermi Hillary Clinton cosa ti viene in mente? Come la descriveresti?
Vedi….essendo stata meno diretta di Trump, non è riuscita ad essere coincisa e a creare una sua USP efficace.
Pr capire meglio quello di cui sto parlando guarda il video qui sotto. Guardando il video, potrai renderti conto del perchè Trump è riuscito a far parlare tanto di se e a farsi percepire come autentico.
Contrariamente a tutte le scuole tradizionali di pensiero sulla strategia campagna politica e sulle pubbliche relazioni, Trump ha fatto l’esatto contrario di quello che avrebbe fatto qualsiasi altro candidato, ed è per questo che è riuscito a battere tutti i pronostici e a vincere le elezioni.
Lezione di Marketing: Non tutti hanno la necessità di di fare dichiarazioni esagerate come ha fatto Trump per attirare l’attenzione dei media, però quando parti da una posizione di sfavorito devi sempre osare di più per poter aver successo.
Che lo si chiami Guerilla Marketing, Marketing Virale o da adesso “Trump Marketing”, per poter battere un concorrente più forte e con più risorse di te, devi affidarti ad un messaggio chiaro e forte in modo da rimanere ancorato nella mente delle persone e da far notizia.
Trova la giusta USP e la posizione l’angolo di attacco del tuo brand, dopodichè fai tutto il possibile affinchè il messaggio arrivi a destinazione.
5. La velocità e il tempismo sono importanti
La strategia n°5 di Trump: Dopo gli attentati con le bombe a New York e in Minnesota e gli accoltellamenti in New Jersey, Donald Trump ha twittato ancora prima che le autorità fornissero i dettagli dell’attentato.
La prima dichiarazione di Donald Trump è stata: “E’ una cosa terribile, quella che sta succedendo nel nostro mondo, quello che sta avvenendo nel nostro Paese. Saremo duri, intelligenti e vigili e metteremo fine a tutto questo”.
Non ha detto niente di eccezionale, ma ha detto le cose giuste.
Ha fatto peggio Hillary Clinton invece, con la sua affermazione: “Prima di giudicare dovremo capire meglio cosa è successo, avere informazioni precise, capire i moventi di questi persone, capire chi si cela dietro questi incidenti”. “Credo che sia sempre più saggio aspettare fino a quando non si hanno informazioni precise e dettagliate, siamo appena all’inizio delle indagini”.
Perchè?
Ha dovuto ASPETTARE prima di dire semplicemente qualche bella parola per chi ha subito la tragedia. Capisci? Non è riuscita a schierarsi o ad esprimersi liberamente nemmeno in una circostanza come quella.
Lezione di Marketing: Per essere veloce non fare come Hillary che deve farsi controllare i tweet o le affermazioni dal suo staff per la paura di commettere un passo falso.
Cerca di essere come Trump, diretto e sincero, inolre sfrutta bene il tempismo. Quando si è presentato il terremoto per esempio, bastava scrivere un post sui social a sostegno dei terremotati per guadagnare un pò di rispetto nei confronti delle persone e dei tuoi clienti, perchè avresti fatto vedere che dietro ad un brand ci sono persone con un cuore grande.
Inoltre, quando vedi che una notizia è fresca e di grande interesse, usala a tuo vantaggio. In che modo?
Per esempio scrivendo un articolo sul tuo blog o pubblicando un post riguardo ad un argomento molto “caldo”. Io l’ho fatto qualche mese fa con “La guida per fare Marketing con i Pokemon Go” e lo sto facendo adesso con questo articolo….e sai una cosa? FUNZIONA! 🙂
6. Sii paziente e costante
La strategia n°6 di Trump: Nonostante le critiche senza fine da parte dei media, durante le interviste e i discorsi, Trump ha continuato a portare avanti con quello in cui crede.
Lezione di Marketing: Questo punto è rivolto soprattutto ai miei colleghi di bloggers che hanno aperto da poco il loro blog o il loro sito. Nel marketing, che si tratti di strategia online o offline, quando la strategia è orientata verso risultati importanti e non solo per un evento “one-shot”, i risultati ci mettono mesi se non anni per arrivare.
Lo so, lo sforzo per scrivere, fare pubblicità e creare un proprio network è molto grande, però ci vuole pazienza per vedersi ripagare i propri sforzi. Così come Trump ha potuto brindare alla sua vittoria, anche tu potrai cominciare a godere di visite, contatti e nuovi clienti, però devi continuare a credere in quello che fai e a lavorare costantemente.
Vedrai che con il tempo, anche Google si accorgerà del tuo sito
7. Nel bene o nel male quando se nè parla è una buona pubblicità
La strategia n°7 di Trump: Non è un segreto che i media non abbiano molto a cuore Trump.
Non solo, anche i media conservatori odiano Trump… I suoi commenti irrispettosi nei confronti di (alcune) donne, il suo cattivo rapporto con alcuni intervistatori e il rifiuto di spiegarsi bene non gli ha fatto guadagnare un’ottima reputazione.
Ma, nonostante tutta questa cattiva pubblicità, nonstante tutte le parodie che sono nate sul web, la sua ascesa al potere non è stata intaccata, anzi. Possiamo dire che sono stati proprio questi fattori ad aiutarlo a trionfare ieri notte.
Lezione di Marketing: Il punto qui è che la pubblicità, che sia buona o cattiva, è fondamentale per poter ottenere una grande visibilià.
In qualche modo, quando se nè parla, si alimente un circolo virtuoso dove la notizia comincia a diventare virale e tutti i giornali cominciano a riportare un fatto o nel caso delle aziende la notizia di un nuovo prodotto/servizio.
Anche se è più facile a dirsi che a farsi, cerca di far parlare il più possibile di te o della tua azienda, anche a costo di non ottenere una “buona” pubblicità.
E tu cosa nè pensi delle strategie di marketing che hanno permesso a Donald Trump di vincere le elezioni? Le userai anche tu? Scrivilo nei commenti qui sotto 🙂
Buon Marketing!